Digital diagnostics

(di Achille Poretta, Giuseppe Andò, Vittorio Corradi, Luca Silvestrelli, Roberto Toni)

Check-Up per affrontare il futuro

L’emergenza COVID-19 ha costretto le aziende a rispondere in fretta ad alcune domande chiave.  Siamo organizzati in modo adatto? Abbiamo la leadership che ci serve? Abbiamo infrastrutture e sistemi adeguati? Vediamo come rispondere, in modo da prepararci bene sia al futuro prossimo, sia a questa epoca di cambiamento continuo, di cui abbiamo assaggiato solo un boccone particolarmente amaro.

La nascita del metodo

Diversamente da quanto accade nella biosfera, per dare vita ad un metodo non servono due individui della stessa specie con gameti differenti e non bastano pochi intensi minuti di sudore. Nel nostro caso è servito un gruppo di Senior Advisor di Digisophy, una discreta fetta del periodo di lock-down ed un certo numero di incontri virtuali appassionanti – una passione tutta intellettuale, naturalmente.

Tutto è cominciato mettendo a fuoco quali sono gli aspetti caratteristici, le dimensioni, della Leaderhip adatta a gestire l’emergenza COVID-19 (tema trattato nell’articolo “Ripartire dalle persone”, redatto sempre dal gruppo di lavoro Digisophy). Sono emersi aspetti organizzativi in buona parte legati allo stile del leader pedagogico:

  • Tempestività, qualità e condivisione delle informazioni;
  • Flessibilità ed adattabilità;
  • Buon funzionamento di team cross-funzionali;
  • Buon funzionamento dello smart-working;
  • Qualità dei sistemi e delle infrastrutture, in particolare ICT;

Non sorprendentemente, molte di queste caratteristiche sono adatte anche a dare una misura della maturità Digital di una organizzazione.

La misurazione

Pur non potendo brevettare il termometro insindacabile del “Buon funzionamento dello smart-working” e delle altre dimensioni, il nostro gruppo di lavoro si è convinto della necessità di misurare queste caratteristiche. Per almeno tre motivi. Non necessariamente in ordine di importanza: 1) con Popper, crediamo nella necessità che le buone teorie debbano essere falsificabili; 2) senza una misura, non c’è modo di aiutare le aziende a valutarsi e a migliorarsi; 3) se non aiutiamo le aziende, non fatturiamo.

Abbiamo quindi dato sostanza a queste dimensioni qualificandone ognuna con un elenco di domande raccolte in questionari valutativi. Ad esempio, la dimensione “Smart Working” si misura con un repository di domande di cui vedete qui sotto un estratto.

Abbiamo preparato questionari simili per le varie dimensioni (circa 200 domande) che complessivamente qualificano l’azienda in una radiografia:

Cosa ci dice questo Radar? Su una scala da uno a dieci ci fornisce la misura espressa dall’Executive Team sulla capacità dell’intera azienda di reagire alle emergenze.

A colpo d’occhio vediamo insieme che l’azienda ha eccellenti infrastrutture le quali, con ogni probabilità, hanno consentito la diffusione tempestiva delle informazioni (rivelatesi tuttavia di qualità non sempre eccelsa). Per converso l’azienda non ha saputo affatto rafforzare il suo brand nel momento dell’emergenza, anzi… E infine non sta esprimendo le prestazioni attese sul fronte eCommerce / Home Delivery.

La tomografia

Il panorama preso dall’alto, il radar “Your Company” è una mappa importante per orientare il management ad intraprendere le azioni più efficaci e ad abbandonare quelle inutili. Tuttavia, un piano d’azione ben congegnato e calibrato può prendere forma soltanto affettando l’azienda con una TAC che riproponga valutazioni simili – ma naturalmente non identiche – sia sulla dimensione macro-organizzativa, sia sulla dimensione degli intenti strategici.

Per questo abbiamo congegnato questionari e grafici per:

  • La Supply Chain
  • Il CRM ed il Marketing
  • Il Finance
  • L’Information and Communication Technology
  • Le Human Resources

Allo stesso tempo abbiamo ideato ulteriori questionari e grafici per iniziative strategiche cross-funzionali come ad esempio: la Digital Transformation, la Profitability & Financial Stability e, di questi tempi, la Business Continuity e l’Health and Safety. Naturalmente queste fette strategiche possono variare significativamente da azienda ad azienda.

So what?

La diagnosi strutturata eseguita sulle funzioni aziendali e sui team cross-funzionali che portano avanti le iniziative strategiche rispondono alle domande:

  • Quanto sono preparato a gestire bene le emergenze?
  • Quali sono i punti di forza ed i sore spot della mia organizzazione e dei miei executive?
  • Siamo tutti allineati oppure le workforces ed il management stanno vedendo film diversi?
  • Le infrastrutture ed i sistemi ICT sono adeguati, sicuri e ci sostengono bene?
  • La cultura aziendale è favorevole alla risposta organica alle crisi o è focalizzata esclusivamente sull’EBIT del quarter?

Noi pensiamo che la disamina dei diagnostici conduca in modo naturale ad esprimere un piano di miglioramento articolato su tre linee d’azione:

  1. Allineamento della cultura aziendale agli obiettivi strategici
  2. Sviluppo individuale per arricchire (o creare i nuovi) leader del management team
  3. Piano di sviluppo del Digital, con i suoi vantaggi, gli investimenti e i disimpegni opex.

L’esame diagnostico standard funzionale, eseguito con l’Executive Team, si fa in un attimo: non più di una giornata di lavoro insieme con un tempo di restituzione del Report di pochi giorni.

E se in autunno il virus sparisce?

Speriamo! Nessuno vuole rivivere (nemmeno in forma mitigata) l’esperienza tragica delle carovane di bare, degli affetti spazzati via, del lockdown e della crisi economica.

Tuttavia non possiamo permetterci di dimenticare. Con tutti gli errori degli apprendisti, in Italia abbiamo fatto un corso di sopravvivenza durissimo e stiamo imparando. Un know-how da non buttare ma da coltivare. Non possiamo illuderci che la prossima crisi riguardi nostri pronipoti. Il nostro mondo globalizzato è molto esposto a crisi sanitarie, il passato ce lo insegna – ad esempio: Asiatica (1957); SARS (2003); MERS (2012) …

La globalizzazione ci espone inoltre ad altre crisi, meno drammatiche, ma spietate per l’economia e per le aziende:  bolla dot-com (2000); crisi dei sub-prime USA (2006); Invasione Crimea e sanzioni (2014); guerra dei dazi e dei cambi USA-Cina (2018…); debito cinese (?); frantumazione UE (?)… Un noto e triste elenco che già preoccupa, figuriamoci se ci aggiungiamo gli imprevisti!

In conclusione: le aziende che stanno usando l’emergenza COVID per migliorare i loro leader e le loro infrastrutture rendendole  più agili, più robuste e più rapide nell’azione, sono in ottima posizione  per navigare con successo nelle prossime bufere, battendo la concorrenza immobilista.

Gli autori, gruppo di lavoro Digisophy: Giuseppe Andò, Vittorio Corradi, Achille Poretta, Luca Silvestrelli, Roberto Toni.

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